L’OBLIO DELLA RAGIONE

Da un po’ di tempo mi frulla in testa una domanda: “ma l’Italia è ancora il Bel Paese?”.

Semplicemente perché girando e rigirando in lungo ed in largo la nostra Italia, io la vedo sempre più brutta. Incuria, caos, dissesto geologico, il suo espandersi senza una logica pensando al futuro. Esattamente al contrario di ciò che hanno fatto i nostri predecessori fino a pochissimi anni fa, consegnandoci un patrimonio artistico, culturale, paesaggistico di immensa bellezza .. tanto che tutto il mondo ce lo invidia.

E noi cosa facciamo? Lo lasciamo alla decadenza più becera che si possa immaginare, e questo è solo un punto di questa discussione. Potremmo parlare per dei mesi di quel filo che si è rotto improvvisamente fra l’uso della ragione ed il mero vantaggio del Dio denaro, dello spregevole comportamento di questa politica che si nutre di interessi privati a sfavore del bene comune.

Ciò che più mi colpisce girando per l’Italia è la sua spregiudicata cementificazione senza senso, ogni prato può essere cementificato, e se non lo è ora, lo sarà magari con la prossima legislatura, con la prossima giunta comunale che andrà a gestire il territorio locale.

PERCHE’ PARLARE DI CEMENTIFICAZIONE SU DI UN BLOG CHE NASCE ESCLUSIVAMENTE PER PARLARE DI ARTE E DI CULTURA?

Semplice, perché parlare del bello, nel senso più ampio del termine è parlare di CULTURA.

Dove è finita l’armonia delle città, dei paesi che si integravano con il paesaggio tipico della zona?

Dove è finita la campagna? Dove è finito il buon gusto di costruire case belle, monumenti, opere d’arte?

Perché non molti anni fa quando una nuova casa arrivava al tetto i muratori issavano la bandiera italiana su di esso? Semplice, perché una famiglia finalmente era riuscita dopo tanti sacrifici a costruirsi  una casetta ove abitarci in modo più decoroso, di fatto si costruiva solo per bisogno.

OGGI sarebbe bello vedere tante bandiere al posto di ogni casa o capannone abbattuto  … che ha invaso, depauperato inutilmente e per sempre a macchia di leopardo tutto il territorio Italiano a solo scopo speculativo o fonte di facile investimento tanto da farmi pensare che gli imprenditori .. gli immobiliaristi, gli Italiani tutti, siano convinti che l’unica risorsa – ricchezza  .. in Italia sia il costruire case, capannoni, strade e le così impropriamente dette grandi opere che quasi sempre servono per ulteriore espansione del cemento … se così fosse ( come in effetti sembra) il titolo di questa chiacchierata L’OBLIO DELLA RAGIONE calza perfettamente.

A questo punto viene da chiedersi MA LA COLPA DI TUTTO CIO’ DI CHI E’?

Già di chi è la colpa?   SEMPLICE, eccola!

httpv://www.youtube.com/watch?v=9cP_ZaIJ_c4&list=UUvRw7uAFbLTyFefu6AQNryw&index=4

 

Eppure la COSTITUZIONE ITALIANA parla chiaro … ma i governi che si sono succeduti in questi ultimi anni hanno continuato con decreti legge, scappatoie di ogni genere, postille varie, dimezzato  personale, soldi, tempo fisico per intervenire, (da 90 a 45 giorni) a coloro (soprintendenza) che sono addetti al controllo dei beni culturali (patrimonio di tutti i cittadini paesaggio compreso) fino ad

arrivare al silenzio assenso .. ulteriormente degenerato dal Sig. Monti … introducendone una nuova versione: il silenzio-abdicazione. Si demanda di fatto ogni decisione ai Comuni che dappertutto, con un sottobosco di deleghe e subdeleghe, gestiscono il territorio in funzione di manovre elettorali e degli interessi dei costruttori.  (Di Salvatore Settis   .. Da La Repubblica del 21/10/2012.).

http://triskel182.wordpress.com/2012/10/21/ambiente-i-falsi-difensori-del-paesaggio-che-violano-la-costituzionesalvatore-settis/

 

 httpv://www.youtube.com/watch?v=i74ZqTWXcb0&list=UUvRw7uAFbLTyFefu6AQNryw&index=1

LA COSTITUZIONE afferma:

«La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione» (art. 9 ).

La Costituzione è ancora vigente, così come è stata scritta ..ed allora come si è arrivati con decreti, decretini, postille e trucchi da palcoscenico a questa situazione?

Come ci si pone davanti a questo dilemma? La Costituzione è compatibile con gli scempi criminali dettati della falsa economia? Se non lo è  come si risolve questo procedimento irresponsabile ed ottuso? Archiviando la Costituzione, oppure agendo su questa politica che politica non è, o su questo modello aberrante di economia?.

httpv://www.youtube.com/watch?v=uJVb-Ax5Vpc&list=UUvRw7uAFbLTyFefu6AQNryw&index=2

L’Italia è quasi arrivata al punto di non ritorno, nessun paese europeo cementifica e lascia al suo destino la maggior parte dei beni culturali, architettonici, archeologici e paesaggistici quanto noi .. non si investe sulla scuola, sulla famiglia, sul sociale, si fanno tagli su tutto, però per risollevare il paese bisogna consumare, produrre, costruire, costruire per chi se in Italia siamo sempre circa 60.000.000 di abitanti? …. MA CHI CREDE ANCORA ALLA BEFANA?

Eppure tutto ciò è possibile perché la colpa è anche del cittadino che crede ancora nelle promesse elettorali, si diverte a guardare in TV le commedie tragicomiche dei nostri politicanti, si disinteressa sperando che la “cosa” qualcuno la risolva.

Si vive con la convinzione che nulla si possa fare .. che tanto è inutile perché faranno sempre quello che vogliono o che vuole il mercato e non i nostri veri bisogni.

Questo modo di pensare non fa altro che agevolare questo sistema  ed è MIA convinzione che chi cresce nella merda, alla fine non sente più neanche l’odore .. e mi rivolgo alle nuove generazioni perché saranno loro a vivere questo futuro “ Non arrendetevi, non abituatevi al degrado .. perché esso lentamente si insinua nelle nostre abitudini, rende apatici ed insensibili, tende a massificare tutto, a togliere la voglia di trovare nuove vie di sviluppo possibile, senza arrivare a consumare  l’ultimo lembo di terra ancora libero …. E mentre l’aria diventa sempre più irrespirabile non dimentichiamoci la nostra storia, fatta di ingegno, cultura, arte, laboriosità, il tutto in un territorio fra i più belli al mondo.

Basta con questo tipo di politica … occorre una forte ribellione di massa. Bisogna voltare pagina, serve una rivoluzione culturale, un nuovo rinascimento.

http://www.youtube.com/watch?v=grJNlxQsqtE

 

Purtroppo io non credo che l’Italia ce la possa fare.    (forse …. in un futuro ancora lontano)

Ho partecipato a molti dibattiti su questo argomento fra il pubblico e come relatore, ma purtroppo solo in rari casi ho visto una larga partecipazione di cittadini pur in presenza di personaggi di fama nazionale e mondiale … anche nel nostro piccolo Paesello abbiamo tentato di coinvolgere i cittadini, i sindaci dei comuni limitrofi, politici a livello regionale … ma con che partecipazione da parte dei compaesani e non? Eppure il tema riguardava il nostro territorio, lo scempio compiuto e quello ancora in atto … nonostante ciò, sembra che non interessi a nessuno.

Ora siamo di nuovo in campagna elettorale … ma nonostante poco tempo fa erano tutti concordi che in Italia bisogna rilanciare il turismo, risanare il territorio, preservare l’arte ed il paesaggio, qualcuno ha sentito PARLARE DI TUTTO CIO’ nei programmi elettorali dei vari schieramenti politici?

Tutta questa irresponsabilità mi ha portato a NON credere più nella nostra politica, nelle varie istituzioni, in una buona parte del popolo italiano da nord a sud senza nessuna distinzione.

(ovviamente sono esclusi da questa mia convinzione gli onesti e tutti coloro che, con grande impegno e rettitudine portano avanti le loro battaglie a favore del bene pubblico)

Quindi a malincuore faccio un passo di lato ed esco da questo coro stonato, senza però smettere di cantare, dedicandomi alla vita, alla mia Arte ed all’Arte in generale, alla Cultura, a questo argomento sopracitato ma solo in ambienti in cui la Ragione ha ancora il suo peso, sempre comunque pronto ad una rivoluzione culturale di massa.

Donghi Giuseppe

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2 pensieri su “L’OBLIO DELLA RAGIONE

  1. Hai ragione Giuseppe, purtroppo la Costituzione, quella che tanti dicono “la più bella del mondo”, è carta morta e non applicata al 100%, senza poi contare tutte le leggi contorte che gli hanno cucito addosso.

    Purtroppo la gente preferisce farsi i cavoli suoi e finché non gli pestano i piedi se ne stanno rintanati in casa, quel che succede fuori dal loro giardino sembra che non li riguardi. Penso anch’io che probabilmente siamo arrivati a un punto in cui è troppo tardi per salvare l’Italia dallo scempio a cui è sottoposta. Ormai il lavaggio di cervello a cui siamo stati sottoposti da 20 anni a oggi ha reso buona parte dei cittadini “egoisti” e “miopi”, ognuno pensa per se senza pensare che si vive in una comunità, il motto “l’unione fa la forza” sembra non ricordarselo più nessuno, la difficoltà di aggregare persone e vedere la partecipazione per battaglie che riguardano problematiche importanti del paese fa passare la voglia di impegnarsi.

    Un caro saluto
    Gianni

  2. Grazie Gianni per tener viva questa discussione .. bisogna incalzare le istituzioni, ma soprattutto i cittadini che si sono addormentati aspettando un nuovo messia che gli dia una mano.
    La mia risposta non può che essere in questo frammento del mio articolo che riporto qui.
    ” Si vive con la convinzione che nulla si possa fare .. che tanto è inutile perché faranno sempre quello che vogliono o che vuole il mercato e non i nostri veri bisogni.

    Questo modo di pensare non fa altro che agevolare questo sistema ed è MIA convinzione che chi cresce nella merda, alla fine non sente più neanche l’odore .. e mi rivolgo alle nuove generazioni perché saranno loro a vivere questo futuro “ Non arrendetevi, non abituatevi al degrado .. perché esso lentamente si insinua nelle nostre abitudini, rende apatici ed insensibili, tende a massificare tutto, a togliere la voglia di trovare nuove vie di sviluppo possibile, senza arrivare a consumare l’ultimo lembo di terra ancora libero …. E mentre l’aria diventa sempre più irrespirabile non dimentichiamoci la nostra storia, fatta di ingegno, cultura, arte, laboriosità, il tutto in un territorio fra i più belli al mondo.

    Basta con questo tipo di politica … occorre una forte ribellione di massa. Bisogna voltare pagina, serve una rivoluzione culturale, un nuovo rinascimento “.
    Bisogna far girare le nostre indignazioni per informare, sensibilizzare.
    Ciao Gianni Bacchin.
    Donghi Giuseppe

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