IL LAMPO

Titolo – IL LAMPO – Dimensioni – 73 x 95 cm. –                                                              Tecnica – Mista – Base acrilica rifinito ad olio                                                                      

Fin dai primi anni 80 alcuni miei dipinti furono ispirati al tema della distruzione del nostro pianeta da parte dell’uomo.                      Ero molto giovane ma era impossibile non vedere quale sarebbe stato il prossimo futuro… ed ora eccoci qui a parlare di nuovo su come potremmo arrestare questo degrado ambientale, morale e  umano, che se non fermato in tempo porterà la nostra Terra all’autodistruzione.

 

 


IL LAMPO
… in realtà non è altro che un MIO ritorno al racconto mitologico del Diluvio Universale , una grande inondazione mandata da un Dio o da più Dei per punire le malvagità degli uomini sulla Terra, un argomento che ricorre in tante culture, ma che probabilmente il più conosciuto è quello Dell’arca di Noè.
Soprattutto nell’antichità l’uomo ha sempre creduto che certe catastrofi naturali fossero il castigo di un Dio o comunque di forze soprannaturali … oggi la scienza ci dimostra che tutto quanto accade sul nostro pianeta in termini di movimenti tellurici non sono altro che la normale evoluzione del nostro pianeta.

Diverso è quanto accade in molte situazioni dovute all’irresponsabilità dell’Uomo.
Lo sfruttamento del sottosuolo, l’inquinamento atmosferico, dei mari, dei fiumi e di ogni corso d’acqua.
La globalizzazione, l’irresponsabilità, il Dio denaro, la cementificazione, la deforestazione, l’estinzione di molte specie animali e vegetali, lo stravolgimento dell’habitat naturale.
La nostra civiltà moderna non è stata in grado di fermare le guerre, la povertà assoluta.
Tutto sembra alla portata di tutti, ma è solo un’illusione momentanea, si corre per raggiungere mete sovente imposte dal sistema, un continuo rincorrere un qualche cosa che alla fine non fa altro che toglierci il tempo di vivere una vita vera.
L’umanità sta mettendo in pericolo se stessa se continuiamo in questa direzione, eppure tutto è diventato come uno speciale da guardare in televisione dove ci si indigna, ma poi si schiaccia un tasto e tutto si spegne, si va a dormire sperando in un futuro migliore …. si, la speranza, è come dire: sediamoci, aspettiamo, qualche cosa succederà, qualcuno metterà di nuovo le cose al suo posto come in origine … aspettiamo, aspettiamo, speriamo!

IL LAMPO questo mio dipinto vuole solo invitarci a  riflettere su tutto quanto sta accadendo.
Uragani, alluvioni e catastrofi di ogni genere … non sono certo la maledizione di un Dio.
Ho voluto pensare, immaginare, anche se tutto questo non mi ha dato una risposta certa su quale sarà il prossimo “ Diluvio Universale”
Ho dipinto un lampo come se fosse un pericolo imminente, come se fosse la forza della natura che ci avverte che siamo sull’orlo del baratro.
Ho dipinto un paesaggio arido, senza acqua, senza vegetazione, senza alcuna traccia di vita, affascinante pittoricamente, inquietante se fosse reale.
Ho dipinto un cielo plumbeo … ma ho lasciato in alto uno spazio di azzurro come se fosse l’unica via da praticare per salvare l’intera umanità ed il nostro pianeta.
Ho dipinto la pioggia che non vuole essere forza distruttrice come nel racconto biblico ma nuova linfa per la mente umana, nuova forza per dar vita ad un futuro migliore.
Ho dipinto una Donna come essere umano, come madre generatrice, come simbolo di amore, passione e sentimenti, come bellezza, quella della natura, e quella nostra interiore.
Quella bellezza che ci aiuta a vivere una vita piena in armonia con il tutto.
Opera e testo di Donghi Giuseppe


Donghi Giuseppe

 

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10 pensieri su “IL LAMPO

  1. Un barlume di speranza, in quello scorcio d’azzuro che hai volutamente dipinto, ci può anche stare … una speranza molto lontana ma doverosa per le nuove generazioni.
    Mi sento sull’orlo di un precipizio di cui non vedo la fine, esattamente come la tua donna. Penso al Diluvio universale, alla distruzione di Sodoma e Gomorrah, alla Torre di Babele, alle civiltà Incans, Egiziane, Peruviane, al World Trade Center, a tutti gli attentati, alla bomba atomica, alle guerre … e concludo che siamo alla resa dei conti.
    La cosa meravigliosa è l’Arte, con la quale convivo nella “mia bolla”, attorniata dalle mie donne, dai colori, tele , pennelli e musica.
    Lì mi sento felice e protetta; il resto del mondo è marginale … non mi appartiene più da tanto tempo.
    Complimenti per il dipinto, per me nuovo, e per il grande messaggio che, con esso, hai voluto trasmettere. Grazie Maestro.

  2. E’ la tua forma di dipingere che da sempre prediligo.
    Molto bello, nel contempo fanno anche riflettere le tue argomentazioni.
    Un caro saluto a te e famiglia.
    Mario

  3. Le tue lezioni, le mie prime lezioni in assoluto, mi hanno fatto capire quanto sia importante il disegno e quanto scegliere bene i colori.
    Quindi ti ringrazio ancora e spero di avere altre occasioni per incontrarci.
    Ho visitato il tuo blog, penso che tu sia uno tra i più grandi artisti contemporanei.
    Ciao a presto.

  4. Grazie infinite Maestro. I grandi saggi come lei donano solo ed esclusivamente gioia, incoraggiamenti ed eleganza nel cammino fatto di passi nella bellezza che lei percorre ogni giorno.

  5. Carissimo Maestro ho potuto ammirare i suoi dipinti dal vero, la seguo sul suo sito, ho ascoltato le sue interviste su internet e l’ultima andata in onda su TVRS Marche nei giorni scorsi.
    Visito molte mostre, anche di personaggi celebri contemporanei ma raramente ho avuto l’emozione che ho provato nel vedere le sue opere.
    Oltre alla sua raffinata e impeccabile padronanza tecnica, riesce a raccontare attraverso le composizioni tra il reale ed il surreale, pagine di vita quotidiana, momenti intimi, intensi, profondi.
    Da quello che ho letto, sentito e visto lei è un vero artista, un artista che non scende a nessun compromesso, che racconta se stesso e il mondo che la circonda.
    Complimenti, rimanga così, oggi c’è tanto bisogno di bellezza, umanità, cultura e arte. Arte come la sua, quella con la A maiuscola.

  6. I grandi artisti come il maestro Donghi Giuseppe sanno prevedere con la loro genialità gli scempi generati dall’uomo malvagio.
    Insegnano a leggere le tempeste che devastano l’aria che si ribella alle cattiverie dei neo potenti ai semplici e buoni di cuore.
    Evidenziano con i loro colori l’esaltazione di un isolamento egoistico attuato dal rancore degli animi inginocchiati a non sapere più vivere nel contatto umano.
    L’umanità imbarbarita dalla diffidenza si isola per fuggire alle loro responsabilità umane e sociali. Mia lettura di questo dipinto magistrale.

  7. ciao giuseppe, mi chiamo marcello abito a Palermo (citta tanto bella quanto incivile)
    e sono un semplice operaio con appena la licenza media inferiore ,ti scrivo perche oggi ho scoperto che nessuna scuola al mondo puo’ formare la coscienza nell’uomo. la cosa incredibile e che le tue parole scritte nell’articolo “sono libero finalmete ” sono tali e quali di quello che ho sempre pensato !!! ma non li ho mai saputo scrivere….per la mia scarsa cultura .Oggi e ‘ stato un piacere oltre che un onore averti conosciuto, perche’ mi sei stato di conforto!! e bello sapere che esiste ancora qualcuno amante della natura ,della liberta ,del rispetto e della vita. Ciao amico mio e scusami per la grammatica…

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