L’OCA

Titolo.  L’Oca

Dimensioni  cm 60 x 80   Titolo. L’Oca.  Tecnica. Colori ad olio.  Supporto. Tela

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L’Oca                                                                        Cliccare sulle immagini per ingrandirle

Ciao Oca
Perché mi chiami Oca? Se io ti chiamassi semplicemente Uomo?
Hai ragione, io mi chiamo Giuseppe e tu?
Qui tutti mi chiamano Luna

Scusami non volevo offenderti … è che nel mondo degli uomini, come ci chiami tu, quando si parla delle Oche, non si pensa quasi mai a te Oca .. scusa, volevo dire Luna.
Si dice Oca giuliva, per dire donna frivola, poco seria … sai quelle che stanno sempre allo specchio a rimirarsi, che sparano cavolate a raffica, ridono per nulla, quelle che in amore, oggi è uno, domani è un altro … e mi fermo ..sai, le giulive te ne combinano di tutti i colori .. meglio lasciar perdere.
Ma dai,  ribadì l’Oca .. cioè luna .. tra di voi ci sono persone così? Nel mio mondo, queste cose non ci sono, noi siamo più serie.

… Ma non è mica finita qui cara Luna .. si dice anche cammini come una Papera, non starnazzare come un’Oca, porca l’Oca .. per non scomodare quel signore che sta su nascosto sopra le nuvole e che dicono veda tutto da lassù, alcuni affermano anche che: per quanto allunghi il collo, l’Oca non diverrà mai Cigno.

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Ma finiamola con questi discorsi .. io oggi sono venuto qui perché mi piace guardarti camminare, dondolando a destra ed a manca, perché mi piaci così, anche se non hai il collo lungo come un cigno, mi piace vederti nuotare con tutta la prole in fila indiana, quando soffi e minacci chiunque si avvicini ai tuoi pargoli, quando sbatti le ali e starnazzi che ti sentono in tutta la valle, mi piaci quando cacci la testa sotto l’acqua per cercare qualche cosa da mangiare, mi piace la natura che ti circonda.

L’Oca, pardon .. Luna .. rimase un po’ in silenzio, direi anche quasi incredula per tutto ciò che le ho raccontato su di lei e per averle detto che a me piace così com’è e non me ne frega niente di tutto ciò che si dice nel mondo degli umani quando si parla del bel pennuto dal collo più corto del cigno … che poi chi l’ha detto che il collo lungo è sinonimo di bellezza e di eleganza?

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Senti Giuseppe, disse Luna .. dammi la mano ed io in cambio ti regalo una delle mie penne, così potrai scrivere e disegnare come si faceva una volta .. so che disegni e dipingi, me lo hanno detto i miei informatori e poi ti ho visto anch’io tempo fa prendere appunti e fare disegni, la in fondo al canneto … mi piacerebbe un giorno, mettermi in posa e farmi ritrarre da te, cosa ne dici?

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Cosa ne dico? Senti Luna, non te lo volevo dire, ma io ero venuto qui proprio per osservarti, fotografarti nel tuo ambiente. Volevo dipingere la tua bellezza. La tua fierezza, le tue bianche piume … perché volevo dipingere un’Oca .. perché a me piacciono le Oche, alla pari di un Cigno, di un’Anatra, di un Corvo o di un Gabbiano … per cui vado a casa e faccio il ritratto alla mia amica Oca e scusami ancora se ti ho chiamato in modo così generico … ciao Luna, e ricordati, io sono un uomo di nome Giuseppe, Passerò un giorno ancora a trovarti e mi dirai se il tuo ritratto ti piacerà.
Donghi Giuseppe.

 

 

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15 pensieri su “L’OCA

  1. Ciao Giuseppe….molto bella quest’opera..completa sia nella rappresentazione visiva attraverso la pittura che letteraria attraverso la scrittura…bravo…..complimenti…in poche parole ci dici il tuo amore per l’arte..la natura….ed il genere umano…..ciaooooo….a presto……

  2. È un dipinto che mostra la tua sensibilitá di artista che completi con un testo che invita il lettore a meditare su false credenze e sui veri valori della vita

  3. Ciao Giuseppe, questo tuo scritto e il bel dipinto mi fanno iniziare bene la giornata….grazie! Quanto si può godere di cose semplici!!! Ciao e buona giornata 🙂

  4. Nella semplicità di un racconto per bambini….ci si può anche “rispecchiare” nella propria personalità e stile di vita.
    Bella veramente!

  5. Bella come il nome con cui la chiamano, e il “vero” risplende sempre alla luna, quasi all’oscurità, agli occhi che melanconici cercano verità a volte nascoste da un ramo di troppo, per me non ci sono “oche giulive” ma file di denti che cercano sorrisi e affermazioni così come la vita gli ha dato di insegnare nel vortice del vento che ti risucchia e ti restituisce a volte con un giro di troppo che cerchia la testa e rimani confuso pensando sia stato un “giro” di giostra. Buongiorno Giuseppe

  6. Ciao Giuseppe,
    Che dire di tutte queste tue opere sono una più bella dell’altra, non solo il dipinto di una trasparenza che incanta,(non so se mi sono spiegata),ma anche per le parole con cui ci hai presentato Luna.
    Complimenti ancora
    Lory

  7. C’è dell’umorismo serio, un “Dialogo tra l’uomo e la sua natura animale” lo definirei. Questo racconto mi porta al mondo delle favole, al teatro pensato per i piccoli ma che parla anche ai grandi. All’uomo, all’adulto che ha dimenticato il linguaggio genuino, innocente dei bimbi.
    Grandioso il tuo modo semplice di raccontare … Ah quanta riflessione si scorge dietro le righe! Cos’è la bellezza se non il Rispetto dell’università e diversità della natura? Se tutti apprezzassimo la natura così com’è, se l’uomo rispettasse ogni creatura, colore, spazio, ambiente… L’uomo, la “sua anima” allora sarebbe uno “spazio” davvero accogliente. Fortunato chi incontra o possiede tale sensibilità!
    L’Oca o candida Luna al centro della composizione, a sua volta, iscritta all’interno di un’orbita, come a “riflettere” l’idea che ogni creatura è misura di se stessa e che tutta la natura: animale, vegetale, minerale… partecipa del diritto di abitare l’universo mondo. La spontaneità di questo soggetto apparentemente semplice, bagnato da una luce surreale che illumina pensieri e riflessioni – l’immagine e il suo doppio – appartiene più al mondo interiore che al mondo esteriore delle parvenze. Desiderio di toccare le corde di un dialogo altro, o per dirla come te “come si faceva una volta”, con la massima purezza formale dell’immagine. Trovo la resa dei colori, della luce, delle forme … Incantevole.
    Complimenti!!!

  8. Simpatico il dialogo tra il pittore e l’animale! La bellezza che sta ovunque e che tu scopri e porti alla ribalta con i dipinti, la voglia di comunicare con tutti gli abitanti dell’universo siano essi oggetti, piante, animali o persone, che tu esprimi e condividi con i tuoi amici… dimostrano la TUA grandezza e sensibilità.
    L’oca da te disegnata ha un portamento regale, perchè tu la valorizzi!!!
    Credo che il tuo modo di vedere, osservare, comprendere sia una lezione di vita per tutti!
    Sicuramente da oggi porterò maggior attenzione anche alle oche!!!
    grazie e continua a regalarci spicchi di vita e di natura!!!

  9. Quando osservo un tuo quadro rimango sempre quasi paralizzata in una sorta di meraviglia e grande rispetto davanti a qualcosa che sento più “grande” di me ed impregnata di tanto sentimento. Vorrei dire tante cose, ma davvero le parole non mi escono mai per come vorrei e per quello che provo e sento davvero. Credo sia il tuo grande spessore come persona che traspare in tutto quello che fai. Grazie… Emanuela

  10. Caro Maestro, sai bene quanto ho studiato questo tuo dipinto ricco di magia, di semplicità e di significati. Con il tuo racconto hai trasformato l’umile oca in un superbo cigno e con il pennello hai dipinto il suo piumaggio con grande realismo quasi avessi voluto cucirle addosso un meraviglioso abito da principessa.
    Mi piace molto il modo che hai scelto per raccontare le tue opere ….. un cantastorie di altri tempi che porta una ventata di poesia in questo stressante vivere del mondo d’oggi. Grazie
    Ciao, marisol

  11. C’è un racconto in ogni tuo quadro ed anche quest’oca è di diventata un cigno con le tue parole e le tue pennellate. È il tuo animo capace di raccontare e raccontarsi a parole oltre che con il pennello.
    Un saluto
    Angela

  12. mi sono commossa ed una lacrima è scesa…. ooop! emozionante !!! condivido il commento di Maria: anch’io inizio bene la giornata con le tue poesie scritte e dipinte. Grazie Giuseppe

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