Opera di Donghi Giuseppe – Tecnica Olio su tela – Dimensioni – cm. 60X70 La falena – ( Eteroceri) Vola prevalentemente di notte e spesso viene attratta dalla luce artificiale, anche se esistono alcune speci che vivono e volano anche di giorno come tutte le farfalle (Ropaloceri)
Tu, come una Falena vivi la notte, insegui la luce della Luna e quella dei lampioni.
Tu, illuminata da fari multicoloreballi, ti muovi sinuosa sul palcoscenico, con sguardi intriganti e sorrisi non veri … fino quasi all’alba, poi tutto si placa e ritorni dietro l’ombra di una finestra socchiusa e ti lasci andare stanca su di un letto, in attesa di un sonno che tarda ad arrivare, sognando un giorno in cui arriverà l’amore che ti farà conoscere la luce del sole … e l’intima bellezza della notte.Opera e testo diDonghi Giuseppe
Autore – Donghi Giuseppe Tecnica – Colori ad olio Supporto – Tela Dimensioni – CM 60 X 80
Un giorno un uomo, nel vedermi pensieroso e con lo sguardo lontano, si avvicinò e si sedette vicino, cominciò a parlare con un fare incerto di chi vuole comunicare ma non sa da che parte cominciare.
Poche parole seguite da lunghi silenzi … poi, piano piano, un po sottovoce prese a raccontare di come fu la sua gioventù, sinceramente non era la prima volta, era una storia che conoscevo bene, ma la differenza era che questa volta eravamo solo noi due, davanti a noi la verde Brianza illuminata dalla luce calda dell’imminente tramonto.
La discussione si animò, l’uomo dopo avermi raccontato tutta la sua vita fino a quel momento .. si fece nuovamente cupo e parlava saltando da un discorso all’altro ripetendo quello che aveva già detto prima.
Ad un tratto ci guardammo in faccia .. lui mi mise una mano su di un ginocchio ed all’improvviso esclamò:” Senti Peppino, lo so che stai pensando al tuo futuro, so benissimo cosa vuoi e conosco le tue capacità … purtroppo io non posso fare per te di più di quello che ho fatto fino ad ora … ho quattro figli e la moglie .. sicuramente una bella famiglia ma come sai si fa fatica ad arrivare alla fine del mese, io vorrei poterti dare di più, vorrei aiutarti a realizzare i tuoi sogni, non mi va l’idea che tu debba fare la vita che ho fatto io”.
Imbarazzato ma con tono deciso mi disse che lui ha continuato a lavorare ma non ha mai avuto il coraggio di potersi inventare una vita diversa .. prima arrivavano i figli, la famiglia, non poteva permettersi errori e per quello si scusava se non aveva potuto dare di più ed allo stesso tempo mi incoraggiava a non perdermi d’animo dicendomi che avevo davanti tutta una vita per cercare di realizzarmi perché io ero sul punto di scoppiare e lui lo intuiva .. sapeva cosa volevo, mi spronava dicendomi che io il coraggio l’avevo e che ce l’avrei fatta.
Lo interruppi dicendogli …. Senti, tu hai fatto tutto quanto potevi e di questo te ne sarò sempre grato, non devi sentirti in colpa di nulla, anzi sono io che ti devo ringraziare per avermi donato sani principi e per avermi sempre capito … so cosa voglio mi basta saperti felice ed in pace con te stesso.
Non pensarci più, io come tutti cercherò di realizzare il mio sogno.
Da ora cercherò ogni strada possibile par fare di questa mia vita un viaggio avventuroso, cercherò di affrontare tutte le difficoltà che incontrerò usandole come sprone per andare avanti con ancor più entusiasmo e passione.
La vita è un viaggio con mille incertezze, fatto di gioie, dolori, salite, discese e paure, ma non bisogna mai smettere di crederci, di metterci amore e passione, capire dove vogliamo andare, anche se le strade di coloro che vogliono farcela sono piene di buche e pietre … ma per questo anche più entusiasmanti, la dove vi è fatica vi sono anche più soddisfazioni … ed io ho voglia di affrontare tutto quanto sarà necessario per fare questo viaggio, viverlo, libero, cercando di essere pienamente me stesso.
L’uomo mi mise la sua mano sulla mia spalla come se volesse darmi la sua approvazione, la sua benedizione e sorrise.
Quell’uomo era mio Padre!!!
Ci alzammo e ci avviammo verso casa.
Laggiù in fondo stava arrivando una ragazza, quando ci raggiunse la abbracciai e mano nella mano rivolgendomi a mio Padre dissi “ Papà da questo momento in poi dovrai abituarti a vedermi al suo fianco perché lei sarà la mia sposa ed è con lei che condividerò la mia vita, il mio viaggio”
Sono passati quasi 50 anni e Laura è ancora qui con me, insieme siamo stati complici in ogni avventura .. abbiamo condiviso ogni minuto ogni giorno cercando di scoprire quello che siamo … ci siamo dati l’un l’altro, perché la sua felicità sarà sempre la mia … perché stare insieme è stato fin qui il mio sogno, lei la mia musa, la mia Arte, la mia vita, la nostra vita.
Mio Padre non c’è più .. ma le sue mani sopra le nostre spalle le sentiamo ancora e so che lui se fosse ancora qui ne sarebbe felice.
Ciao Papà ora ho più anni di quanti ne avevi tu quando ti presentai Laura… ma non abbiamo mai smesso di inventarci la vita e non ho mai dimenticato i tuoi incoraggiamenti.
Dai Laura prendi la borsa che di strada ne abbiamo ancora da fare. Opera e testo di Donghi Giuseppe
“Incontriamoci Tra Le Righe”Ottava edizione Ottobre 2016
Un incontro organizzato da Maria Lampa (scrittrice, organizzatrice di eventi, spicher e curatrice del programma radiofonico “Quattro chiacchiere con …” presso Agoradio di Osimo An)
Un appuntamento ad alto livello dove tante persone del mondo dell’Arte si incontrano per discutere sul tema dell’anno.
Incontriamoci Tra Le Righe nasce come evento letterario ma con il passare delle edizioni si è arricchito di molte altre espressioni artistiche .. Pittura, Scultura, Fotografia, Musica, Canto, Poesia, Narrativa e tutto quanto è inerente alla Cultura e all’Arte tutta.
Vi sono anche Associazioni che si dedicano con impegno nell’ambito socio-culturale.
Presenti TVRS Marche – ENVISION TV – AGORADIO di Osimo – Giornalisti locali e della RAI e personaggi di spicco provenienti da varie parti d’Italia, riuniti per discutere, scambiarsi opinioni, unire idee e progetti in modo tale che le parole abbiano un seguito e diventino realtà culturale a 360 gradi.
Durante la manifestazione viene dato molto spazio a chi vuole mettersi in discussione, esprimere le proprie opinioni, descrivere la propria attività culturale e artistica.
Un evento dove ognuno porta la sua esperienza, proponendo la propria Arte e confrontandosi con le altre.
Un confronto che fa crescere la voglia di conoscenza, di ricerca continua, di crescita interiore, di collaborazione … tutto questo contribuisce a far si che cresca la voglia e la passione di dare vita a nuovi eventi e manifestazioni nei luoghi di origine dei vari Artisti e persone che si prodigano nell’ambito della cultura.
Così come le Associazioni che in Italia diventano il vero motore della promozione e della difesa dei valori etici e morali, cercando di tenere alto il valore e l’importanza della Cultura, dell’Arte e delle Tradizioni nella vita quotidiana.
“Questo a mio avviso… in un’epoca di consumismo sfrenato, di perdita di valori e di decadimento, è ciò che dovrebbe fare ogni artista, ogni uomo di pensiero .. perché non può esistere nessun futuro la dove non vi sia Arte – Cultura – Tradizioni – Rispetto per la Natura e Senso Civico.”
Questo è lo scopo di “Incontriamoci Tra Le Righe” e direi che ci riesce molto bene, diventa come una trama che si espande perché ritornando a casa ogni persona che si è conosciuta ci ha regalato idee ed esperienze, ed io ne ho donate ad altri.
Per me che rimango nelle Marche qualche giorno in più .. Maria Lampa ogni volta mi fa conoscere altre realtà conoscendo così altri Maestri ed attività interessantissime.
Prefazione Donghi Giuseppe – Pittore RecensioneGiovanni Filosa– Giornalista
E’ con vero piacere che vi presento la nuova opera di Emanuela Pallottini.
Un libro di poesie dove l’autrice si apre senza limiti e con tutta sincerità raccontandoci tutto il suo essere, il suo mondo più interiore, gli amori e l’amore per la bellezza della natura che la circonda.
Ci parla di spazi infiniti, di cielo e mare … il mare di casa sua che osserva in tutte le sue sfumature.
Il mare come metafora della vita, con tutta la sua bellezza e le sue varie evoluzioni, ora colorate e meravigliose, poi uggiose e con nuvole basse che vanno a toccare l’orizzonte.
Noi tutti vorremmo volare in questi spazi infiniti come fossimo gabbiani ma a volte non abbiamo il coraggio come ci descrive meravigliosamente nel suo primo libro “Il gabbiano e il mare” (edito da “il Filo”)
In questo suo nuovo libro – TERRA ALL’ORIZZONTE – Nati per volare – Emanuela Pallottini ci racconta con la poesia, pensieri e liriche il suo oggi … dove finalmente spalanca la finestra sulla sua nuova fase della vita e trova il coraggio e l’entusiasmo di prendere il volo libera come un gabbiano.
Dicendoci. “Non si è mai perdenti se si sperimentano i sogni perché bello non è solo il traguardo, stupendo è soprattutto il viaggio.”
(….) “Finalmente ho compreso che posso raggiungere il successo, che non ha nulla a vedere con la fama, ma con la realizzazione di ciò che si ha nel cuore, fatta di duro lavoro, dedizione e costanza. Credo sia questo il significato vero del successo per ognuno di noi. Questo è ciò che ho compreso circa i sogni che poi, una volta realizzati, non sono più soltanto nostri ma diventano del mondo intero.”
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Emanuela Pallottini nasce ad Arezzo, vive e lavora ad Ancona. Le sue espressioni artistiche sono, il Canto, la Poesia e la Pittura.
Il libro si può trovare Presso Libreria Fogola di Ancona o Libri e Libri di Falconara.
Oppure tramite contatto in privato. epallottini@gmail.com
ECCO TUTTE LE FOTO A TESTIMONIANZA DEL CLIMA DI SERENITA’, IMPEGNO, APPRENDIMENTO E SOCIALIZZAZIONE CHE CARATTERIZZANO LA SCUOLA.
Foto di Laura Alberti Cliccare sulle immagini per ingrandirle
Un’esperienza che ho incominciato 35 anni fa in diverse realtà e che continua tutt’ora a Brenna CO dall’anno 2000
Non ho altro da aggiungere oltre quello già scritto dalla giornalista del Giornale di Cantù in data – Sabato 4 Marzo 2017 di cui pubblico di seguito l’immagine che riguarda il testo.
Una bellissima serata, organizzata dalla Scrittrice e curatrice di eventi culturaliMaria Lampa. L’evento si è svolto al Klass Hotel di Castelfidardo.
Dopo una breve presentazione di Maria Lampa che mi ha invitato a raccontare come nasce un’opera d’Arte e chi è un artista… e vista l’attenzione del pubblico,ho cercato di aprirmi senza nessuna limitazione per fare in modo che i miei sentimenti giungessero nell’animo delle persone presenti in modo diretto, sincero e confidenziale, perché penso che un’opera d’arte si possa raccontare solo se l’Artista non si limita ad esporre il proprio operato ..ma l’opera deve raccontare degli stati d’animo dell’autore, del presente e del passato, delle gioie e delle sofferenze, del suo stile di vita, della rabbia e dell’amore, fino a scavare nel proprio intimo più profondo, aprire tutti i cassetti della propria vita, buttare per aria le cose che furono e che non servono più, parlare dei propri sogni realizzati e non.
Solo così si possono capire le opere di un artista che, come nel mio caso, non si limita alla rappresentazione che vediamo dipinta sulla tela, dove vi sono figure, paesaggi e colori… ma l’autore ci fa entrare dentro quello spazio e ci porta oltre … la dove è iniziato il tutto, ci invita a scoprire quel’attimo in cui il dipinto nasce, diventa il pretesto per raccontare un pezzo della mia vita, dei miei sentimenti, del mio modo di vedere le cose al punto che il dipinto diventa come le pagine di un libro da leggere con passione fino a scoprire che il mio pensiero, i miei sogni il mio modo di essere, non è più così diverso da chi poco prima si era soffermato a guardare il dipinto solo come una semplice immagine.
La serata si è animata in modo piacevolissimo protraendosi per circa tre ore , ricca di domande e risposte ed anche un breve saggio di pittura, parlando anche dell’importanza e del valore sociale dell’espressione artistica in qualsiasi forma essa si esprima, perché diventa un modo per stare bene insieme, socializzare, confrontarsi e scambiare esperienze.
Organizzato dal Gruppo NOI BRENNA e Associazione ABC
Una bellissima serata davvero intensa dove si è parlato di Arte, evoluzioni artistiche e di stili. Un viaggio nella storia per arrivare fino alla contemporaneità. Un argomento apparentemente difficile da trattare ma che se introdotto con i dovuti modi ci fa capire quanto sia attuale lo “stile” nella vita di tutti i giorni.
In questi anni di decadenza Culturale, di Etica, di Arte, dove si confonde la Moda con lo stile, il mondo virtuale con il reale, dove la ricerca di uno Stile di vita personale si scontra sovente con il “sistema consumistico imposto”, c’è bisogno di una presa di coscienza del fatto che tutto questo non ha futuro e che può solo portarci ad ulteriore appiattimento e smarrimento.
Quindi ben vengano tutti coloro che della creatività ne hanno fatto uno Stile di vita e cercano di portare avanti il loro credo nella speranza che molti altri creativi facciano la stessa cosa perché solo così “forse” potremo sperare di reinventarci un nuovo Umanesimo, un nuovo Rinascimento.
La serata è stata seguita con tanto interesse, lo ha dimostrato il lungo dibattito che ne è seguito.
Un grazie a tutti coloro che mi seguono in ogni parte d’Italia ed ai miei concittadini.
Le immagine che seguono sono tratte dal video della serata che verrà pubblicato in seguito sul mio canale YouTube.Cliccare sulle foto per ingrandirle
Autore – Donghi Giuseppe #donghigiuseppeartista Tecnica – Colori ad olio
Dimensioni – cm. 60 x 80
OGNI GIORNO DIPINGO LA VITA CON NUOVI COLORI … e non potrebbe essere diversamente.
Da sempre sono un amante della natura, del bello, della semplicità, dell’umiltà e dell’amore, amore e passione sono sentimenti che uniti fanno scalare montagne, realizzare sogni all’apparenza impossibili, sentimenti che rendono la vita movimentata, accattivante, sentimenti che ti fanno toccare la luna in un secondo e precipitare a terra in un batter di ciglio … si perchè amare, appasionarsi comporta continui contrasti con questo modo di vivere odierno, dove sembra che tutto sia a portata di mano, dove la fantasia è offuscata dalla noia, dal vivere a memoria seguendo ritmi che non sono naturali ma che sono diventati la norma.
Un mondo dove il Dio denaro sembra essere l’unica legge da seguire, dove bisogna avere tutto e subito, altrimenti si è retrogradi, esclusi dal branco, dal sistema … il sistema imposto.
Che mondo è questo in cui viviamo? Una domanda che pongo sovente … e la risposta è sempre la stessa ” Indietro non possiamo tornare, non possiamo farci nulla, il progresso non si può arrestare, ora abbiamo mille cose che prima non c’erano, abbiamo la libertà e molte altre cose” Si è vero .. ma a che prezzo? Guardiamoci attorno, guerre, fame, natura devastata, terra inquinata, aria sporca, cemento ovunque .. dov’è finita la mia bella terra che mi ha cullato per anni? Perché non mi piace più? Il Dio denaro se l’è portata via e con se anche chi credeva che il tutto potesse durare per sempre.
Oggi? Abbiamo tutto, questo è vero, anzi abbiamo anche troppo, ma abbiamo perso le cose più belle … la nostra libertà, la passione, l’amore nel senso più ampio del termine ..e perfino la certezza di avere un futuro … e non do la colpa a nessuno in modo specifico perché alla fine (forse) gli agi rendono l’uomo appagato, quasi insensibile, abitudinario …. e l’abitudine spalanca le porte all’assuefazione, alla noia … esattamente ciò che vuole il sistema … abituarti a respirare, ingoiare la merda e farti convincere che in fondo non è male, il suo profumo alla fine non è il massimo … ma è di moda.
Che io sia un anticonformista nato .. questo è una certezza, un modo di essere che uno non se lo cerca o lo è, o non lo è.
Questo modo di essere a volte mi ha creato qualche problema perché scambiato per chi voleva solo apparire .. nulla di più sbagliato! Essere anticonformista non vuol dire essere contrario a tutto .. chi è contrario a tutto per principio è solo un imbecille.
Nella mia vita ho semplicemente fatto delle scelte dettate dal mio istinto e dai miei sentimenti, cercando di vivere questa epoca di decadenza camminando su percorsi alternativi e consoni alla mia personalità. Non ho mai fatto nulla che non mi andasse di fare … se non in casi rarissimi costretto da eventi inevitabili. Ho sempre inseguito i miei sogni cercando di realizzarne il più possibile, esponendo sempre con semplicità ed onestà morale le mie opinioni ed il mio modo di essere con estrema trasparenza e con tutti.
Non ho mai perso la passione .. non ho mai smesso di credere nei sani principi .. credo ancora nella Natura, nella Bellezza, nell’Amore, nell’Arte … la dove posso cerco ancora di diffondere questi messaggi … per il resto ho semplicemente girato le spalle a questo sistema di vivere la nostra strana e decadente contemporaneità prendendomi solo quello che di bello ha saputo donarci … ma soprattutto non ho ancora smesso di sognare e questo mi fa sentire ancora vivo e se mi chiederete se ne vale la pena, vi risponderò sempre di SI !! Opera e testo di Donghi Giuseppe
Titolo – La Signora di color Fucsia vestita – Autore – Donghi Giuseppe Tecnica – Colori ad olio su tela – Dimensioni – cm 70×50
Nella penombra un fascio di luce illumina la ballerina in piedi, immobile, gli occhi chiusi, un braccio alzato, dritto, teso verso l’alto, l’indice della mano indica il cielo.
L’altro braccio giù verso il basso… la mano rigida come di alabastro scolpita, poggia sul suo ventre.
I musicanti intonano un motivo lento, quasi malinconico, soffuso, si sente il respiro del saxofono, le spazzole che strusciano sul rullante della batteria, la chitarra suona note arpeggiate senza eccedere nei toni alti … il bandoneón con il suo mantice che si allarga e si richiude come un ventaglio emette un suono che assomiglia ad un rauco lamento.
Ad un tratto la musica tace ….. la Ballerina con uno scatto improvviso scuote la testa, apre gli occhi, i capelli si muovono come la criniera di un leone quando c’è vento … poi tutto si ferma, perfino il suo respiro, lo sguardo lontano su di un orizzonte inventato, il corpo è teso, il pubblico è già suo, immobile non fiata, sospeso in un tempo dove nulla si muove, un tempo che non c’è.
Ma questo incantesimo ben presto si infrange,
La ballerina con un colpo di tacco da il via ai musicanti, il violino ed il contrabbasso segnano il tempo, un tempo sincopato, ben presto tutti gli strumenti suonano contribuendo a segnare, a rafforzare la ritmica.
La signora di color fucsia vestita muove il primo passo …. ed è subito tango.
Un tango solitario dove il compagno è immaginato, sognato, forse respinto, non voluto … questo è il suo ballo, come è suo il corpo che si muove sinuoso inseguito dalle luci colorate dei riflettori, un salto, una breve corsa e poi si arresta di colpo spingendosi tutta indietro come un arco teso mettendo in risalto le forme di quel corpo che diventa un’opera d’Arte in continua evoluzione,
L’abito si muove come i rami di un salice piangente nel bel mezzo di un temporale o come le ali di una farfalla in un tiepido pomeriggio di primavera. Le braccia e le mani sembrano raccontare ciò che dal suo profondo le parole non riescono ad esprimere. Un passo, poi un altro .. e di colpo si ferma, la gamba si allunga, il piede striscia sul pavimento disegnando forme che io non conosco … e poi il ballo riprende, la musica incalza mentre quel corpo ci dona tutta l’essenza della sua misteriosa ed intrigante femminilità.
Un po’ strega, un po’ fata, ci guarda, ma lei non balla per noi … è un artista e sta dipingendo se stessa …. ed io che non so ballare.. chiudo gli occhi, ascolto la musica e mi accorgo che sto ballando il tango da solo … solo per me.
DALLA PREISTORIA AD OGGI A Cura del Maestro Donghi Giuseppe e Paolo Colombo
Giornale di Cantù 30- 01- 2016
Un progetto ambizioso quello di parlare del “Bello nell’Arte” partendo dalla preistoria fino ad arrivare ad oggi, iniziando dalla pittura rupestre, ai graffiti, all’Arte greca, a quella romana e paleocristiana, per giungere al Rinascimento spaziando brevemente a tutto quanto succedeva in Francia, in Olanda,in Germania, passando per la pittura fiamminga ed approdare agli impressionisti e proseguire con le molteplici evoluzioni degli stili che hanno stravolto definitivamente la pittura, l’architettura ed il nostro approccio odierno a tutto ciò che è inerente all’Arte.
Ma l’intento non era solo quello di capire la storia e quindi le evoluzioni del concetto di arte intesa come rappresentazione della natura, dell’uomo e di tutto quanto lo circonda … compreso il trascendentale.
Nello svolgere della serata una domanda affiorava di continuo ” Cosa è il bello? Cosa è bello o meno bello? Ma il bello è bello perché ce lo hanno detto o imposto, oppure è veramente bello perché eseguito in modo tale da diventare immortale … di una bellezza insuperabile? … ma la bellezza è insuperabile? Oppure … vi è un limite a certe espressioni artistiche moderne, che a volte sfiorano l’indecenza, l’irriverenza?”
Un’altra domanda dobbiamo porci ” L’Uomo può vivere senza l’Arte?” Per arte intendo ogni espressione artistica, musica, teatro, poesia, architettura, canto, ballo, e tutte le infinite attività dell’uomo in cui ci mette creatività, invenzione, ingegno.
Ancor di più nella vita attuale, ogni individuo anche se non prettamente artista o dichiara di non aver nessun interesse all’Arte … inconsapevolmente ne rimane coinvolto, subisce le evoluzioni dei creativi, si veste, compera oggetti, manufatti di ogni genere, ascolta musica, ammira grattacieli, abita in case completamente diverse dallo stile del secolo scorso .. e di questo passo potremmo parlarne per giorni interi … per giungere alla mia convinzione che l’Arte ha determinato la nascita culturale dell’uomo,… che a sua volta si è evoluto, si è costruito ed ha fatto la storia fino ad oggi nutrendosi della sua stessa cultura … una cultura in continua evoluzione. Quindi l’Arte è una caratteristica connaturata ed universale della specie umana.
Tenendo dunque conto che l’Arte non riguarda solo la Cultura e gli artisti che la producono .. ma convive con ognuno di noi nel nostro quotidiano, nelle sue molteplici forme ed espressioni … l’uomo ne rimane consapevolmente o inconsapevolmente coinvolto.
Per cui la mia opinione è che l’essere umano non può esistere senza l’Arte,
Ma questo è un argomento che approfondiremo meglio in una prossima puntata del progetto APERTAMENTE
La parola, il sapere, la storia, il condividere passioni, scambiarsi opinioni sull’Arte, la Cultura e su tutto ciò che ci circonda, accresce la nostra conoscenza, allarga la nostra visuale sul mondo, ci apre la mente, ci mostra molte vie alternative per vivere una vita più interessante, più attiva… aiuta ad ascoltare la nostra parte trascendentale senza dimenticare che siamo fatti anche di carne ed ossa e viviamo su questo lembo di terra che ci è stato assegnato, per cui abbiamo il dovere di vivere, dando un senso concreto a questa nostra esistenza .. ed una delle strade più coinvolgenti per raggiungere questo obiettivo è proprio l’Arte, la Cultura, la passione, la creatività.
Non mi stancherò mai di ringraziare tutte le persone che partecipano alle serate ed a tutti gli eventi dedicati all’Arte,alla Cultura in genere che ABC (Associazione Brenna Cultura) propone oramai da anni da sola o in collaborazione con Gruppi o chiunque voglia aderire proponendo idee.
Vedere 30/40 persone che partecipano a ciò che proponiamo in un paesino di 2000 anime circa è un fatto che ha dello straordinario … è come parlare di 300/400 persone in una piccola cittadina di provincia … senza dimenticare i 25 iscritti alla scuola di pittura, le 10 merlettaie in continua crescita,i corsi di disegno, la Settimana dell’Arte, tutti coloro che partecipano ai laboratori di arte varia ecc ecc …. e la mia soddisfazione personale quando mi sposto in giro per l’Italia per mostre. simposi o come relatore e mi sento dire ” MA COME FATE in una realtà così piccola a fare tutto ciò?” La risposta la potrete intuire leggendo questo articolo.
Oramai è diventata una consuetudine vedere delle mostre di pittura dal titolo “ESPONE DONGHI GIUSEPPE CON I SUOI ALLIEVI” Cliccare sulle foto per ingrandirle
Infatti nel 2015 questa è la terza volta che accade. La prima durante la “Settimana dell’Arte” indetta dal’Associazione ABC ( Associazione Brenna Cultura) a Brenna CO. La seconda a Cremnago di Inverigo CO, invitati dall’associazione Calnach Onlus.
La terza, quella di cui vi sto parlando è avvenuta il mese scorso a Fabrica Durini di Alzate Brianza CO invitati dalla Comunità Pastorale Beata Vergine di Rogoredo con l’intervento dell’Amministrazione Comunale di alzate Brianza. Da segnalare come in queste piccole comunità vi sia stata una partecipazione di pubblico così numerosa ed interessata, soprattutto in quella di Alzate Brianza da cui è nata un’altra occasione di collaborazione ed altre opportunità in futuro conABC, con la mia pittura … e quella degli allievi.
Tutto ciò mi fa pensare che la strada per diffondere Cultura ed Arte sia ancora possibile anche se in questo periodo non sia così facile, ma se ci si mette impegno, passione e capacità, tutto ciò viene recepito ed apprezzato da molte persone, Enti Pubblici e non, Associazioni e tutti coloro che hanno ancora interesse a diffondere questo importante messaggio .. oggi come non mai. MOSTRA A FABRICA DURINI Le foto delle opere di Donghi Giuseppe e degli Artisti che mi affiancano nel mio corso di Pittura
DONGHI GIUSEPPE
MOLTENI RENATO
MARIACRISTINA BIONDI
FOTO DEI DIPINTI DEGLI ALLIEVI CHE HANNO PARTECIPATO
Fin da piccolo ho sempre ammirato la natura che mi circondava, mi sarebbe piaciuto conoscere cosa vi era oltre il mio orizzonte visibile, avrei voluto fare l’artista, il pittore, il musicista, insomma mi attirava tutto quanto fosse creativo, tutto quello che mi avrebbe permesso di esprimere ciò che sentivo dentro me, poter realizzare quei sogni, dare vita alle emozioni che provavo nel sentire un brano musicale, nel leggere una poesia, oppure quando ammiravo i dipinti nelle chiese che a quel tempo erano i miei musei a cui potevo accedere gratuitamente.
Sono nato e cresciuto in una famiglia dove arrivare alla fine del mese con ancora qualche lira in tasca era un miraggio, i miei genitori, come la maggioranza in quel tempo, pensavano solo a lavorare per tirare avanti la baracca, non badavano ai sogni ma alla pura matericità della vita.
Inutili i miei vari tentativi di spiegare a loro le mie passioni, ciò che volevo tentare di realizzare per dare un senso alla mia vita, la risposta era sempre quella, studia fino a 14 anni e poi trovati un lavoro in qualche fabbrica, così potrai dare una mano a noi, ti farai una posizione, avrai uno stipendio, ti farai una famiglia.
In fondo li capivo, nati all’inizio del 900 da genitori dell’800 e quindi contadini, era logico che quella era la loro visione della vita … ma a me non stava bene, mi sentivo come un lupo in gabbia.
A 15 anni decisi di cambiare la mia esistenza. “Papà, io non ce la faccio a vedermi chiuso in una fabbrica, do un taglio a tutto e vado a Milano in cerca di un qualche cosa che possa soddisfare il mio desiderio di andare oltre questa situazione.”
Allora (anni 60) andare a Milano era come oggi pensare di andare a Londra o Parigi.
Non sto ora a raccontare ne’ la reazione dei miei genitori, (che alla fine non si opposero) ne’ tutto quanto feci per realizzare il mio sogno, dare forma alle emozioni che da sempre provavo davanti alla Bellezza, alla Natura, all’Arte, a tutto quanto fosse invenzione, genialità e creatività.
Posso solo dire che da quel giorno ho dedicato tutte le mie forze e la mia vita per dare forma aciò che volevo fare ed essere.
E’ stato a volte faticoso, ma oggi posso dire tranquillamente che se una persona vuole realizzare il suo sogno ha solo poche possibilità per raggiungerlo …. crederci, tenacia e sacrificio, non arrendersi quando sembra che tutto ti remi contro, anzi, far si che questi periodi servano per ribellarsi ancor di più, a farti capire che non vi è una sola strada per raggiungere un traguardo, ma infinite strade percorribili e se serve vanno percorse tutte come se ognuna fosse una tappa necessaria per raggiungere e materializzare i nostri desideri.
I GIOVANI ALLIEVI
In poche parole ho capito, imparato che la nostra mente, i nostri desideri, le nostre emozioni, le nostre passioni, possono essere realizzate … se fortemente desiderate … provare a vivere il sogno e desiderare che quella situazione mentale si possa concretizzare … dipende solo dalla nostra mente, dalla nostra volontà di costruirci il nostro futuro .
Sono riuscito così nel decennio 1970/80 a diventare da prima disegnatore e poi illustratore, creatore di pagine pubblicitarie, grafico, tecnico del colore, della fotografia e dei sistemi di stampa … una professione di lavoro che mi ha permesso di avere un introito per vivere e nel contempo di affermarmi come Artista nell’ambito della pittura e non solo.
Non è stato facile,unire un lavoro che mi impegnava dal mattino fino alla sera … dipingere fino a notte inoltrata, dormire poche ore e ripartire al mattino presto … il sabato e la domenica fare e gestire mostre ovunque.
Ma il mio sogno era finalmente realizzato.
Fu così che dai primi anni 80 mi arrivarono molte richieste di aprire scuole per insegnare l’Arte del Disegno e della Pittura, richieste di collaborazione con le scuole o associazioni culturali e mille altre magnifiche esperienze.
VARIE DURANTE LA MOSTRASono trascorsi 50 anni da quel giorno che dissi a mio Padre .. “io vado a Milano in cerca di fortuna”… e ne sono passati circa 40 da quando cominciai a girare l’Italia con i miei dipinti, disegni e sculture … e 35 intento ad insegnare a dipingere, a far capire quanto sia importante l’Arte e la Cultura, la condivisione delle passioni e dei saperi,convinto che questa sia l’unica strada per vivere una vita piena di entusiasmi,dovela passione supera ogni sacrificio necessario per raggiungere il nostro sogno.
Quando qualcuno mi chiede “ ma ne è valsa la pena di fare tutta quella trafila, quei sacrifici? “ La mia risposta è sempre la stessa “Si lo rifarei, rifarei tutte le mostre, tutte le avventure tra gruppi ed associazioni, i corsi di disegno, le scuole che ho creato, quelle a cui ho collaborato, i viaggi, le conferenze a cui ho partecipato come relatore, come giurato in tanti concorsi di pittura e fotografia, alle interviste rilasciate a radio e televisioni … si rifarei tutta la mia vita così come è stata e come è ora”.
Si come è ora, circondato dagli allievi attuali, dagli impegni in giro per l’Italia, dalla soddisfazione che mi danno le tantissime persone che mi seguono.
L’associazioneABC(associazione Brenna Cultura) … tutte le attività che portiamo avanti…. anche se la vita odierna, il consumismo, il conformismo hanno fatto si che l’Arte e la Cultura fossero un argomento o materia secondaria (anche se i grandi nomi della politica “tante volte anche i piccoli” si riempiono la bocca di belle parole e buoni propositi .. ma di fatto non fanno nulla o troppo poco) per far capire al mondo che solo l’Arte e la Cultura sono in grado di salvare il mondo da un futuro così incerto come non lo è stato mai.
Anche per questo motivo il mio sogno, i miei sogni continuano ad esistere e faccio di tuttoper cercare di realizzarli con ogni mezzo esattamente come quando avevo 15/20 anni.. circondato da belle persone che come me credono in un mondo migliore, in un futuro più armonico, più bello, vivibile, meno venale, superficiale, egoista e inglobato in questo strano modo di vivere questa contemporaneità, troppo spesso banale ed assopita. Donghi Giuseppe
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In questa mostra ha esposto i suoi dipinti e le sue sculture
l’Artista ROMANO CORRADO di Cremnago di InverigoCOALCUNE DELLE SUE OPERE
Ha esposto come ospite di ABC l’Artista Mario Evangelista con una sua opera..
Venerdì 13 Febbraio u.s. si è tenuta, con ottimo successo di pubblico, la serata sull’Arte di Van Gogh.
L’evento è parte del progettoapertaMENTE organizzato da ABC ed il gruppo “Noi Brenna“.
Circa quaranta entusiasti appassionati di arte hanno potuto assistere ad una piacevole ed esaustiva “lezione” sull’arte e la vita del grande pittore.
Il Maestro Giuseppe Donghi (presidente di ABC) ha per quasi due ore accompagnato gli astanti lungo la vita del genio olandese con un approccio intrigante: “leggendo” nelle opere (anche le meno note) il travaglio dell’artista e mostrando come tale travaglio ha fatto grande la sua produzione.
La serata era intesa quale viatico ad una buona fruizione della mostra attualmente allestita a Palazzo Reale di Milano.
Tecnica Dipinto su tavola multistrato, le figure sono eseguite con colori acrilici ed a olio.
I rilievi – Impasto di gesso, cemento bianco, sabbia, colle viniliche e stucco sintetico.
Uno dei miei dipinti storici ed anche dei più enigmatici e personali tanto che, venne esposto solo in due mie personali e poi lo ritirai dalla circolazione per potermelo godere a lungo appeso ad una parete del mio studio.
Quell’albero laggiù in fondo al prato attirava la mia attenzione ogni volta che ci passavo vicino .. non mi sono mai chiesto il perché. Forse, il ricordo di quando da bambino mi soffermavo a guardare le oche, le galline, i conigli e le anatre che vi erano nel recinto di rete metallica che circondava un pezzo di terreno tutto intorno all’albero.
Forse, perché era laggiù in fondo, isolato, forse il mutare dei suoi colori durante le stagioni, oppure i suoi rami nudi d’inverno, simili a lunghi capelli che si innalzavano nel cielo.
Forse, la luce del sole che lo illuminava di primo mattino … radente, incisiva, di tinte fredde nelle ombre, poco aranciate in luce … poi, man mano che il sole saliva le ombre si spostavano fino ad occupare solo lo spazio sottostante .. in modo che gli animali del pollaio, nelle ore più calde si rifugiavano per rinfrescarsi … verso sera tutto si dorava .. la luce calda del tramonto imminente rendeva magica la scena per l’ennesima volta mutata, ritornavano di nuovo le ombre lunghe ma dalla parte opposta a quelle del mattino … fino a che tutto si placava … mentre gli animali si apprestavano a salire su una sorta di scaletta di legno per passare la notte .. aspettando una nuova alba annunciata dal canto del gallo.
Questo mutare degli eventi, delle luci e dei colori …. continuava a stuzzicare la mia sensibilità e la voglia di dipingere ogni momento della giornata fino a che un giorno decisi di incominciare … mi recai tre volte sul posto, una volta al mattino, una a mezzogiorno ed infine al tramonto … realizzai tre bei dipinti, ma tutto finiva li .. oltre la bella immagine .. non trovavo nulla che raccontasse il trascorrere delle ore.
Per chi dipinge con la mia passione, in pratica risultò una sorta di battaglia non vinta, fino a che un giorno passeggiando con Laura ed Toby ripassammo da quelle parti … l’albero era sempre li .. della rete di recinzione ne era rimasta solo una piccola parte, il pollaio non c’era più .. peccato commentai dentro me e proseguimmo fin laggiù in fondo al prato.
Ad un tratto dissi .. Laura fermiamoci un attimo su questa balza erbosa … oggi c’è una luce particolare, guarda che bello l’albero.
Passarono pochissimi minuti, non più di cinque, esclamai “ci sono, ho trovato la soluzione … in un solo dipinto racconterò il trascorrere del tempo.”
Dipingerò tutto di bianco … lascerò che sia la luce che illuminerà il dipinto a fare tutto, metterò delle parti in rilievo così proietteranno le ombre ora con la luce di una finestra, ora con quella di un’altra e di sera quando accenderemo la luce in casa cambierà di nuovo perché lo illuminerà da sopra … proprio come a mezzogiorno … il resto sarà una sorpresa.
Ed ecco il risultato.
Il dipinto rimase per qualche anno appeso alle nostre pareti, fino a che un terribile terremoto in Abruzzo distrusse l’Aquila e molti paesi della zona circostante.
Da tutte le parti d’Italia partirono subito molte iniziative per aiutare la popolazione Abruzzese.
Mi fu chiesto se avessi aderito ad un progetto dal titolo PER L’AQUILA
Organizzato dal “Coordinamento Iniziative Umanitarie Inverigo” e da tutte le Associazioni inverighesi che lo compongono. L’iniziativa di solidarietà si è tenuta presso la Galleria “Circolo Culturale Togunà” di Inverigo -CO-
Come dire di no? Decisi di donare per questa stupenda iniziativa proprio questo dipinto. L’ALBERO BIANCO.
Ed eccomi di nuovo (anche se in ritardo) a raccontare con parole ed immagini l’8° Settimana dell’Arte 2014, che a Giugno, in coincidenza con la chiusura delle scuole, chiude i programmi dell’Associazione ABC (Associazione Brenna Cultura) per riprendere poi in Autunno con nuove iniziative, anche in collaborazione con gruppi ed associazioni che abbiano voglia di collaborare o proporre progetti culturali da portare avanti insieme.
Ma ritorniamo alla Settimana dell’Arte, nata principalmente per esporre i dipinti degli allievi del Corso di Pittura, delle mie opere e quelle di vari artisti ospiti.
Con il trascorrere degli anni (siamo all’ottava edizione), l’evento si è molto evoluto.
Rimane sempre uno spazio espositivo per gli allievi e per gli insegnanti del Corso di Pittura … che ora, visto il successo ed il numero sempre in aumento degli allievi, i Maestri addetti all’insegnamento sono diventati tre. Donghi Giuseppe, con il validissimo aiuto dei Maestri Renato Molteni e Mariacristina Biondi.
La settimana si svolge offrendo al pubblico eventi che coinvolgano i bambini ed i ragazzi della scuola primaria e media, i genitori, i nonni e tutti coloro che abbiano voglia di partecipare alle nostre numerose proposte.
Proposte di carattere culturale, artistico, che spaziano dai laboratori di pittura, musica, intrattenimento serio e comico per bambini ed adulti, concerti che comprendono musica e testi dialettali, folk … fino al Rock. Ogni artista ha contribuito a mettere in risalto l’importanza della cultura nella nostra vita quotidiana.
La cultura come gioia interiore per noi stessi, gioia che possiamo trasmettere a moltissime persone che ci circondano.
“Arte come una fiamma che arde dentro, una fiamma che si alimenta con la passione, l’impegno continuo, l’entusiasmo, le sconfitte e le gioie… di continue battaglie dentro noi, per raggiungere, realizzare il nostro sogno.
L’Arte e la Cultura sono anche motivo di aggregazione, condivisione, scambio di opinioni, di sapere, di esperienze … che non possono altro che generare un nuovo modo di vivere la nostra esistenza, semplicemente salendo su questo veicolo che ha mille porte, ed ognuna di esse ne apre altre mille” ( Donghi Giuseppe)
…. O per dirlo con parole più autorevoli delle mie “ Tutte le arti contribuiscono all’Arte più grande di tutte: quella di vivere.” ( Bertolt Brecht).
Sta a noi scegliere cosa fare e dove andare , l’importante è riconoscere i nostri limiti ed i pregi, sapendo fermarci nel posto più vicino ai nostri sogni.
Chi non ha sogni, non ha nulla davanti a se.
Chi sogna ha solo due possibilità, lasciare che il sogno svanisca, oppure cercare di concretizzarlo.
Questo comporta dedizione, fatica e tempo … ma alla fine rimane dentro noi una gioia inspiegabile, ci sentiamo appagati al punto di desiderare che questo accada anche alle persone che ti circondano.
Piccole formiche che si ingegnano per fare in modo che tutte le bellezze, l’Arte e la Cultura, giunta fino a noi, grazie a chi ci ha preceduto rimangano tali … e lavorare per lasciare ai posteri queste e nuove meraviglie.
Lo so che tutto sembra andare nel lato opposto, ma io sto dalla parte delle formiche, nella speranza che diventino la regola e non l’eccezione.
A tal proposito è doveroso ringraziare tutte le persone che collaborano alla realizzazione di questo progetto e molti altri. Laura Alberti, Paolo Colombo, Anna Betto, Annalisa Croci ed il gruppo delle merlettaie, Franco Ballabio, Dino Ballabio, Fabio Cappellini, Francesca Donghi, Tutte le mamme, le allieve e gli allievi del corso di pittura che si sono impegnati a collaborare per fare in modo che tutti i laboratori riuscissero nel migliore dei modi ed a preparare con le proprie mani le merende dei bimbi. L’Associazione ringrazia Il Comune di Brenna per la collaborazione.
BCC Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù – Filiale di Brenna, per il contributo.
Donghi Giuseppe – Presidente ABC ————————————————————————————————————
Ecco le FOTOGRAFIE di tutti gli eventi della -SETTIMANA DELL’ARTE- 2014 Le Foto sono di Laura Alberti e Donghi Giuseppe
Cliccare sulle immagini per ingrandirle e proseguire nella visione.
MOSTRA DI PITTURA degli ALLIEVI del CORSO DI PITTURA
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I MAESTRI DEL CORSO DI PITTURA
DONGHI GIUSEPPE – RENATO MOLTENI – MARIACRISTINA BIONDI
——————————————————————————————————————- LABORATORIO SPETTACOLO PER BAMBINI E GENITORI – A cura di “ IRMA MOGIA “
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FILASTROCCA DI ALICE – SPETTACOLO E LABORATORIO – A cura di ILONA COLOMBO
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ALIMENTAZIONE E SALUTE; C’E’ ANCORA QUALCOSA DA SAPERE? A cura del Dott. SERGIO CASATI e (Associazione Donarsi
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I BAMBINI E LE LORO MAESTRE della Scuola Primaria F. Casati di Brenna CO Vengono a VISITARE LA MOSTRA … Un incontro bellissimo ed interessantissimo. A cura diDonghi Giuseppe
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LABORATORIO DI PITTURA PER BAMBINI ” DIPINGIAMO SUI SASSI” a cura del Maestro Donghi Giuseppe
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MOSTRA MERLETTO a cura delGRUPPO MERLETTO DI BRENNA
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CONCERTO IN P.ZZA XXV APRILE – Brenna CO – Con i favolosi – OLD & YUNGER
Dimensioni cm 60 x 80Titolo. L’Oca.Tecnica. Colori ad olio.Supporto.Tela
L’Oca Cliccare sulle immagini per ingrandirle
▪ Ciao Oca
Perché mi chiami Oca? Se io ti chiamassi semplicemente Uomo? ▪ Hai ragione, io mi chiamo Giuseppe e tu?
Qui tutti mi chiamano Luna
▪ Scusami non volevo offenderti … è che nel mondo degli uomini, come ci chiami tu, quando si parla delle Oche, non si pensa quasi mai a te Oca .. scusa, volevo dire Luna.
Si dice Oca giuliva, per dire donna frivola, poco seria … sai quelle che stanno sempre allo specchio a rimirarsi, che sparano cavolate a raffica, ridono per nulla, quelle che in amore, oggi è uno, domani è un altro … e mi fermo ..sai, le giulive te ne combinano di tutti i colori .. meglio lasciar perdere.
Ma dai, ribadì l’Oca .. cioè luna .. tra di voi ci sono persone così? Nel mio mondo, queste cose non ci sono, noi siamo più serie.
▪ … Ma non è mica finita qui cara Luna .. si dice anche cammini come una Papera, non starnazzare come un’Oca, porca l’Oca .. per non scomodare quel signore che sta su nascosto sopra le nuvole e che dicono veda tutto da lassù, alcuni affermano anche che: per quanto allunghi il collo, l’Oca non diverrà mai Cigno.
▪ Ma finiamola con questi discorsi .. io oggi sono venuto qui perché mi piace guardarti camminare, dondolando a destra ed a manca, perché mi piaci così, anche se non hai il collo lungo come un cigno, mi piace vederti nuotare con tutta la prole in fila indiana, quando soffi e minacci chiunque si avvicini ai tuoi pargoli, quando sbatti le ali e starnazzi che ti sentono in tutta la valle, mi piaci quando cacci la testa sotto l’acqua per cercare qualche cosa da mangiare, mi piace la natura che ti circonda.
▪ L’Oca, pardon .. Luna .. rimase un po’ in silenzio, direi anche quasi incredula per tutto ciò che le ho raccontato su di lei e per averle detto che a me piace così com’è e non me ne frega niente di tutto ciò che si dice nel mondo degli umani quando si parla del bel pennuto dal collo più corto del cigno … che poi chi l’ha detto che il collo lungo è sinonimo di bellezza e di eleganza?
Senti Giuseppe, disse Luna .. dammi la mano ed io in cambio ti regalo una delle mie penne, così potrai scrivere e disegnare come si faceva una volta .. so che disegni e dipingi, me lo hanno detto i miei informatori e poi ti ho visto anch’io tempo fa prendere appunti e fare disegni, la in fondo al canneto … mi piacerebbe un giorno, mettermi in posa e farmi ritrarre da te, cosa ne dici?
▪ Cosa ne dico? Senti Luna, non te lo volevo dire, ma io ero venuto qui proprio per osservarti, fotografarti nel tuo ambiente. Volevo dipingere la tua bellezza. La tua fierezza, le tue bianche piume … perché volevo dipingere un’Oca .. perché a me piacciono le Oche, alla pari di un Cigno, di un’Anatra, di un Corvo o di un Gabbiano … per cui vado a casa e faccio il ritratto alla mia amica Oca e scusami ancora se ti ho chiamato in modo così generico … ciao Luna, e ricordati, io sono un uomo di nome Giuseppe, Passerò un giorno ancora a trovarti e mi dirai se il tuo ritratto ti piacerà. Donghi Giuseppe.
Terra che trema, fatta di paesaggi immensi, di belle persone, bagnata dal mare, adagiata su colline, fino a toccare il cielo lassù in cima alla Maiella ed al Gran Sasso.
Terra d’Arte, Cultura e Tradizioni.
In uno di quei giorni di fine estate ci trovavamo a Chieti, splendida cittadina adagiata su di un colle.
Giorni in cui si svolgeval’Achille d’oro – FilmFestival… ed in una di queste serate, le vie del centro storico sembravano diventate un concentrato di Cultura all’aperto, infatti, a contornare e valorizzare ulteriormente questo Festival vi erano: concerti, teatro, danza ed altro .. ascoltai della buona musica moderna, del teatro e poi finimmo in Piazza Gian Battista Vico dove su di un grande palco vi erano delle rappresentazioni di danza moderna arricchita di molti spunti classici …Riuscimmo ad arrivare fin sotto il palco, il mio scopo era quello di scattare delle belle foto ed ascoltare buona musica … ma quando lo spettacolo iniziò .. la fotografia passò in secondo piano .. bastava scattare che eri sicuro di portarti a casa delle belle foto … all’improvviso fu tutto un turbinio di corpi che si muovevano sul palco illuminati dai fari multicolore, dalle proiezioni a tema di filmati sullo sfondo .. ballerine che arrivavano fino all’orlo del palco .. quasi a toccare l’obiettivo della macchina fotografica, si sentiva il respiro nonostante la musica fosse forte, le vesti che svolazzavano mettendo in mostra il corpo o parti di esso .. ora in movimenti leggeri, leggiadri … ora rapidi da mettere in risalto la tensione dei muscoli e dei nervi, ballerini che prendevano al volo la compagna e la facevano volare in alto, come se fosse un fuscello …. fui preso da tutto ciò, tanto da non seguire più lo spettacolo, il ritmo e la scenografia .. mi concentrai sui colori, sulla bellezza delle figure, sui loro movimenti.
Il corpo diventava Arte, ogni sua parte poteva essere un dipinto, le posizioni, le figure, le espressioni del volto, erano un inno alla bellezza, un richiamo all’emotività interiore, ora con musica e pose drammatiche, ora romantiche o sensuali.
Fui rapito da tutto ciò come se fossi davanti ad un’opera di Botticelli, ad un paesaggio .. il più bello che si possa immaginare, ad un immenso campo di fiori dai mille colori .. a tutto ciò che uno possa immaginare.
Alla fine di ogni rappresentazione … chiudevo per qualche secondo gli occhi e vedevo ancora i colori e le figure passarmi davanti e cominciai così a pensare …. colori, musica, movimento, tensione, sensualità, bellezza, gioia, drammaticità.
Questo ritornello mi tenne compagnia per diversi giorni di seguito .. poi si sa, basta girarsi che ovunque vieni sempre attratto da qualche cosa di interessante … eppure ogni qualvolta mi accingevo a prendere in mano i pennelli per lavorare ad un nuovo dipinto .. quel ritornello mi ritornava e mi ritorna tutt’ora alla mente.
Sono passati quattro anni da quel giorno ed ora mi sono accorto che in questo intervallo di tempo la mia pittura si è trasformata … rimango sempre fedele al realismo, ma la tecnica non è più la stessa, i soggetti sono cambiati, la mia ricerca mi ha portato a concentrarmi maggiormente sugli effetti della luce, delle ombre, all’espressione dei volti, alla ricerca del movimento .. in un dipinto voglio sentire e cercare di trasmettere le stesse sensazioni che hanno generato in me la voglia di rendere immortale quel momento in cui tutto ebbe inizio .. non mi occupo tanto dell’estetica che deve essere bella per forza … no! Quello non mi interessa più .. la bellezza, le emozioni devono arrivare a Me ed allo Spettatore attraverso altre vie … quelle che toccano i nostri animi, le passioni, l’amore o la repulsione. Il dipinto deve parlarci, farci ascoltare ciò che vogliamo sentire .. ricordare un attimo della nostra vita, o ciò che vorremmo che fosse.
Foto Donghi Giuseppe – Copy Right Cliccare sulle foto per ingrandirle
Eccoci di nuovo in piena attività, i 26 iscritti al corso sono sempre più affiatati, appassionati, e quel che conta sempre più bravi nel maneggiare colori e pennelli .. liberi di esprimersi nella tecnica e nella loro sensibilità artistica che meglio gli si addice.
Durante il corso non si dipinge soltanto ma si approfondiscono le conoscenze storiche dell’Arte, i periodi, gli stili … il tutto mentre si socializza, ci si racconta, si scambiano esperienze, i nuovi allievi vengono subito affiancati ai veterani … perché è anche osservando che si impara .. e da parte mia li sprono a mettersi subito alla prova senza pensare se il risultato sarà buono oppure no, l’importante che si esprimano in assoluta libertà e spontaneità, solo così facendo posso capire quali sono i limiti ed i pregi ed in che stile indirizzarli.
Che dire? Posso solo affermare che questo corso che si svolge all’interno dei programmi di – ABC – ( Associazione Brenna Cultura) ce lo invidiano in tanti, non solo nel circondario ma anche fuori Provincia e Regione, grazie ad internet che diffonde alla grande questo tipo di attività e tutto quanto riguarda Arte, Cultura, Tradizioni, Bellezza, Valori e Sentimenti, contenuti che non dimentico mai di divulgare ovunque io vada, perché credo che non si possa vivere senza passioni, e valori che diano un senso al nostro esistere.
Oggi sembrerebbero parole, frasi fuori moda, eppure mai come ora le persone cercano spazi dove dare sfogo alle passioni, cercano di schivare le bordate che questo consumismo e stile di vita ogni giorno ci propone ed impone.
Insomma per riassumere il tutto … è che il martedì si sa che si incomincia alle ore 21 .. ma non si sa mai a che ora si termina, tanta è la passione e l’entusiasmo da parte di tutti … a volte si fa tardi anche solo per chiacchierare e per il piacere di stare insieme … qualcuno strofina gli occhi perché sente l’alba troppo vicina, altri non riescono a dormire per la troppa adrenalina accumulata … ma questo è meraviglioso.
Vorrei ricordare ai concittadini, agli abitanti dei paesi limitrofi e tutti coloro che ci seguono in internet, se volessero venirci a trovare, per incontrare amici, per vedere come funziona o volessero provare ad usare una matita .. noi un foglio e qualche colore lo abbiamo sempre a disposizione per tutti.
Vorrei infine ringraziare gli altri due insegnanti che mi aiutano a portare avanti questo progetto.
l’Artista Molteni Renato di Erba
… e da quest’anno Cristina Biondi di Fabrica Durini (Alzate Brianza)
Il Comune di Brenna CO per la collaborazione
BCC Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù – Filiale di Brenna, per il contributo.
Versione molto ridotta … 24 MB per coloro che hanno problemi di ricezione internet
>………. forse perché mi viene chiesto cosa sia quella forza interiore che spinge un Artista ad esprimersi con così tanta passione e dedizione che si rinnova continuamente fino a diventare un tutt’uno con la vita stessa.
Una vita in cui l’Artista mette a nudo se stesso, rivela il proprio intimo attraverso la propria Arte. Questo comunicare con gli altri, fa si che i dipinti, le opere d’Arte in genere , non siano solo semplici forme o messaggi sospesi nel nulla … ma storie di uomini che socializzano, crescono nel confronto, nello scambio delle esperienze.
Esperienze che diventano stile di vita, uno stile che non è scelto dall’Artista ma dal proprio interiore, da quella scintilla che arde perennemente dentro e che alimenta e sazia la nostra esistenza, rendendoci liberi nel pensiero, ponendoci di fronte all’infinito come foglie al sole, pietre spigolose, alberi sui crinali dei monti, gabbiani stridenti che si librano sulla cresta delle onde, nuvole migranti e mutanti nel cielo, piloti del nostro aliante, liberi da zavorre ci buttiamo a capofitto e poi su, su fino allo stallo per poi planare dolci sfruttando le correnti che la meraviglia della vita ci offre.
Parole, pensieri e stili di vita che forse passano inosservate o vengono messe in disparte in questo periodo così grigio, fumoso, stagnante della nostra storia.
Eppure in questo mare immobile, in questa atmosfera torbida sta lentamente crescendo in molti la voglia di rialzarsi in piedi e cercare di camminare sul pelo dell’acqua sbattendo le ali come fanno le anatre selvatiche nel loro concitato gesto per alzarsi in volo.
Forse è un bisogno di capire, voglia di contatto umano, emotivo, forse solamente voglia di soddisfare il nostro io, nutrirlo, oppure di aggrapparci al tempo che ci sfugge senza provare a soddisfare antiche passioni soffocate, dimenticate in qualche cassetto, chiuso da troppo tempo, forse da quando le nostre ali erano ancora troppo giovani per volare…….