LAURA, PRENDI LA BORSA, la strada è ancora lunga.

Autore  –  Donghi Giuseppe
Tecnica  –  Colori ad olio
Supporto  –  Tela
Dimensioni  –  CM 60 X 80

Un giorno un uomo, nel vedermi pensieroso e con lo sguardo lontano, si avvicinò e si sedette vicino, cominciò a parlare con un fare incerto di chi vuole comunicare ma non sa da che parte cominciare.

Poche parole seguite da lunghi silenzi … poi, piano piano, un po sottovoce prese a raccontare di come fu la sua gioventù, sinceramente non era la prima volta, era una storia che conoscevo bene, ma la differenza era che questa volta eravamo solo noi due, davanti a noi la verde Brianza illuminata dalla luce calda dell’imminente tramonto.

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La discussione si animò, l’uomo dopo avermi raccontato tutta la sua vita fino a quel momento .. si fece nuovamente cupo e parlava saltando da un discorso all’altro ripetendo quello che aveva già detto prima.

Ad un tratto ci guardammo in faccia .. lui mi mise una mano su di un ginocchio ed all’improvviso esclamò:” Senti Peppino, lo so che stai pensando al tuo futuro, so benissimo cosa vuoi e conosco le tue capacità … purtroppo io non posso fare per te di più di quello che ho fatto fino ad ora … ho quattro figli e la moglie .. sicuramente una bella famiglia ma come sai si fa fatica ad arrivare alla fine del mese, io vorrei poterti dare di più, vorrei aiutarti a realizzare i tuoi sogni, non mi va l’idea che tu debba fare la vita che ho fatto io”.

Imbarazzato ma con tono deciso mi disse che lui ha continuato a lavorare ma non ha mai avuto il coraggio di potersi inventare una vita diversa .. prima arrivavano i figli, la famiglia, non poteva permettersi errori e per quello si scusava se non aveva potuto dare di più ed allo stesso tempo mi incoraggiava a non perdermi d’animo dicendomi che avevo davanti tutta una vita per cercare di realizzarmi perché io ero sul punto di scoppiare e lui lo intuiva .. sapeva cosa volevo, mi spronava dicendomi che io il coraggio l’avevo e che ce l’avrei fatta.

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Lo interruppi dicendogli …. Senti, tu hai fatto tutto quanto potevi e di questo te ne sarò sempre grato, non devi sentirti in colpa di nulla, anzi sono io che ti devo ringraziare per avermi donato sani principi e per avermi sempre capito … so cosa voglio mi basta saperti felice ed in pace con te stesso.

Non pensarci più, io come tutti cercherò di realizzare il mio sogno.

Da ora cercherò ogni strada possibile par fare di questa mia vita un viaggio avventuroso, cercherò di affrontare tutte le difficoltà che incontrerò usandole come sprone per andare avanti con ancor più entusiasmo e passione.

La vita è un viaggio con mille incertezze, fatto di gioie, dolori, salite, discese e paure, ma non bisogna mai smettere di crederci, di metterci amore e passione, capire dove vogliamo andare, anche se le strade di coloro che vogliono farcela sono piene di buche e pietre … ma per questo anche più entusiasmanti, la dove vi è fatica vi sono anche più soddisfazioni … ed io ho voglia di affrontare tutto quanto sarà necessario per fare questo viaggio, viverlo, libero, cercando di essere pienamente me stesso.

L’uomo mi mise la sua mano sulla mia spalla come se volesse darmi la sua approvazione, la sua benedizione e sorrise.

Quell’uomo era mio Padre !!!

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Ci alzammo e ci avviammo verso casa.

Laggiù in fondo stava arrivando una ragazza, quando ci raggiunse la abbracciai e mano nella mano rivolgendomi a mio Padre dissi “ Papà da questo momento in poi dovrai abituarti a vedermi al suo fianco perché lei sarà la mia sposa ed è con lei che condividerò la mia vita, il mio viaggio”

Sono passati quasi 50 anni e Laura è ancora qui con me, insieme siamo stati complici in ogni avventura .. abbiamo condiviso ogni minuto ogni giorno cercando di scoprire quello che siamo … ci siamo dati l’un l’altro, perché la sua felicità sarà sempre la mia … perché stare insieme è stato fin qui il mio sogno, lei la mia musa, la mia Arte, la mia vita, la nostra vita.
Mio Padre non c’è più .. ma le sue mani sopra le nostre spalle le sentiamo ancora e so che lui se fosse ancora qui ne sarebbe felice.

Ciao Papà ora ho più anni di quanti ne avevi tu quando ti presentai Laura … ma non abbiamo mai smesso di inventarci la vita e non ho mai dimenticato i tuoi incoraggiamenti.

Dai Laura prendi la borsa che di strada ne abbiamo ancora da fare.
Opera e testo di Donghi Giuseppe

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Donghi Giuseppe

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15 pensieri su “LAURA, PRENDI LA BORSA, la strada è ancora lunga.

  1. Alessandro Midulla Ciao, Peppino. Tuo padre ti ha fatto ricco, ma non della ricchezza dei Trumpolieri e dei Berlusconi, ricco nella capacità di essere e di diventare migliore. Vedo che la tua carica non si esaurisce ed è capace di far volare le biciclette come volava Peter Pan. Un abbraccio a te e Laura.

  2. Volando con la mente, con il pensiero, l’immaginazione aiuta ad avvicinarsi sempre più ai propri desideri ai propri sogni. E le tue figure si elevano verso questi pensieri.

  3. Non c’e’ colore che non possa riempire la nostra vita. Basta imparare a guardare nella direzione giusta. Oltre quello che si vede ,dentro ciò che si sente….mi piacciono le persone che non hanno bisogno di dimostrare niente a nessuno, che sanno chi sono e dove vanno, ma lo fanno in silenzio, e ci doni… poesia!!!!! Attraverso la grande bellezza,l’essere cercatore della vera bellezza,sta nel coltivare,lavorare e custodire il proprio giardino interiore quotidianamente!!!!!! Tu grande maestro ci doni dei sogni bellissimi. Un abbraccio grande a te e alla tua grande DONNA Laura. Buona giornata piena di colore !!!!!

  4. Giuseppe Donghi e Laura Alberti siete una splendida coppia e un “esempio ” di condivisione veramente speciale!
    Tanti complimenti di vero cuore !

  5. Ti mancano le Marche? A noi ci manca l’artista che e in te!!!!! Ritorna presto caro Giuseppe ….sei l’essenza di vita per noi artisti ….. un abbraccio grande! Buona giornata.

  6. Che dire della splendida carellata pittorica dedicata alla biciclette volanti? Voli lievi, colorati, romantici, liberi, magici .. voli meravigliosi che profumano di Poesia, Passione e Ispirazione e ci trasportano in quel mondo ricco di valori che non è più. Grazie Giuseppe per farci sognare. Un abbraccio.
    marisol

  7. Ho visto il filmato dove sei stato intervistato a Castelfidardo, ci sono diversi filmati che vedrò. Comunque ti ho ascoltato, sei fenomenale! parole semplici ma che esprimono tutto il tuo talento e la tua volontà di trasmettere agli altri il tuo sapere. So anche che suoni anche la chitarra. Sei nato con un dono eccezionale e se permetti dico che il meglio di te stesso c’e lo hai regalato in questi ultimi anni. Bravissimo! Non voglio essere adulatrice. Quello che ti dico, te lo dico con il cuore. (Il mio ex marito, anche lui aveva un dono eccezionale sia per la pittura che per la musica ma non è stato capace di trasmettere questo suo dono, (ha preferito la carriera.)
    PS: ho dimenticato di dirti che Laura, terminato il lavoro, ti è potuta stare più vicina e senz’altro ti ha spronato, dato consigli, sempre accanto a te, GRANDE. Senz’altro ti ha aiutato, sostenendoti, e sono convinta che scrivendo che il meglio di te, lo hai dato in questi ultimi anni, è anche grazie a Lei. Ciao a tutti e due.

  8. Ed il viaggio continua … solo che si invertoni i ruoli. Sei tu ora il padre/nonno che deve trasmettere a figla e nipoti l’entusiasmo per la vita, e che pone la mano sulle loro spalle per incoraggiarli ad affrontare le difficoltà della vita. Se non sbaglio,la cosa ti è congeniale. Ciao Maestro

  9. ciao, non mi stanco mai di leggerti e tu scrivi con l’anima prima che con la penna.
    vi auguro di proseguire il cammino mano nella mano fino all’infinito…..

  10. Sei riuscito a farmi piangere! Ho capito subuto che si trattava di tuo papà! Solo un genitore si fa sensi di colpa per non essere riuscito a realizzare i sogni del proprio figlio! Ma il figlio è tenace e ha grandi capacità, ed è riuscito a fare tante cose con accanto la ragazza che è stata la sua compagna di vita! Tuo papà deve essere orgoglioso di avere avuto un figlio come te! E…….so che non sei un credente, ma io so per certo che tuo padre con accanto tua madre, ti ha seguito durante tutta la tua-vostra vita.

  11. Ciao cugino ho anch’io dei bei ricordi di tuo papa’ e di tutti voi. e di quella casetta giu in fondo al viale….di cipressi dopo la ferrovia
    E chi si dimentica dello zio Carlo…..
    Felice anno nuovo. Un abbraccio
    Aldo

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