LA BAMBOLA

AutoreDonghi GiuseppeTitoloLa BambolaDimensionicm 50X80
SupportoTelaTecnicaPittura ad Olio con base acrilica

Ciao, mi senti? Sei sicura di non avermi sentita? Girati per favore, guardami, sono ancora qui appesa al muro della tua camera. Quanti anni sono passati? Ti ricordi quando mi stringevi forte a te, mi accarezzavi, mi pettinavi i miei ricci capelli, mi cambiavi il vestito ed anche le mie scarpine, avevi chiesto alla tua nonna di farmene un paio rosa con i fiocchetti azzurri come il cielo … sai li indosso ancora. Girati per favore.

Mi parlavi, mi raccontavi la tua giornata, mi facevi le domande e ti davi le risposte, mi facevi giocare con altre bambole, le bambole delle tue amiche. Che bello. Ti ricordi?
Quando andavi a dormire , mi abbracciavi e serena ti addormentavi, poi al mattino quando ti alzavi mi mettevi seduta sul cuscino ed io ti aspettavo fino a che non ritornavi da scuola e mi portavi in giro nel passeggino comprato alla fiera d’Agosto. Che bello. Eri la mia Mamma.
Ti ho vista crescere, allegra, spensierata … un giorno ti ho vista piangere .. più di un giorno. Da allora io sto qui appesa al muro della tua camera.

Lo so che mi hai sentita. Sono sicura che stai pensando al nostro tempo passato insieme .. sai io mi ricordo di quando mi parlavi dei tuoi sogni, dei tuoi progetti.

Ti vedo mentre ti stai guardando allo specchio. Perché sei triste? Perché nei tuoi occhi vedo tanta malinconia? Perché sono lucidi? Guardami, sono la tua bambola. Perché non mi parli più? Lo so che mi senti, stringimi ancora. Raccontami. Staccami da questo muro. Perché non ti giri?

 Opera e Testo di
Donghi Giuseppe

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13 pensieri su “LA BAMBOLA

  1. Emozionante davvero GrandeJò. Poeticamente e artisticamente bella questa immagine “essenziale” ma, così parlante.

  2. Mi accomuna il pianto.
    Il pianto nasce con la vita e poi ci segue…..sempre.
    Da piccoli , nella eta’ di mezzo e poi sino alla fine quando tutto finisce e rimane solo una bambola….

  3. Ciao Giuseppe, amico mio, bravo ottimo lavoro, soprattutto il tema, il ricordo di un passato sempre vivo. La libertà che riesci ad esprimere attraverso le tue opere è sempre presente, riesci a trasmettere movimento, pensiero. Crei immagini, pensieri. Rendi vive le tue opere, è questa la meta di una vera arte. buona giornata. Un forte abbraccio. ciao.

  4. Buongiorno Carlo Catanzaro. Non posso far altro che condividere, conosco Donghi Giuseppe che oltre ad essere un grande artista è una continua testimonianza di come l’arte possa essere veicolo di amore e unione tra le persone.

  5. Si Emanuela Pallottini. Donghi Giuseppe è un grande artista, perché per me arte è trasmissione di un pensieri attraverso qualsiasi mezzo, ma per esserlo deve creare emozioni, sensazioni e sopratutto pensieri e Donghi riesce in pieno a trasmettere questo. Ogni sua opera mi fa alzare dalla realtà terrena per portarmi in alto, dove esiste la vera libertà, libera dai condizionamenti che la società ci impone, la libertà positiva, solo in alto in una dimensione dove regna il pensiero umano si è liberi. Ciao. Grazie.

  6. Quella “bambola” credo l’abbiamo tutti appesa in testa.
    Ha tutto il mondo contro, poverina.
    Ma se assecondi il suo richiamo ti si alleggerisce il cuore.
    La mia è anche magica, si trasforma: alle volte è una palla da calciare, altre una corda, altre un sasso rosso con cui disegnare per terra “mondo” e poi saltare.

  7. Sono rimasta ammutolita è tremendamente reale il tutto ed è come se prendesse vita… grazie di avere condiviso con noi.

  8. Grande interpretazione di dolci ricordi che rendono il presente più lieve. La bambola riflette la tua Arte, la tua sensibilità, il tuo sentire, il tuo senso di libertà ed il tuo estraniarti da questo mondo. Buona arte, capitano

  9. I suoi occhi, mi guardano, mi scrutano mi entrano dentro e mi dicono, tu uomo che ti credi giusto perché non hai mosso un dito quanto avevo bisogno di te.
    Dondola dondola, il vento la spinge
    Cattura le stelle per i suoi desideri.
    Un ombra improvvisa si stacca dal muro
    Nel gioco di bimba si perde una donna.

  10. Spero che l’essere la bambola lasciata ‘”appesa” non stia per “impiccata”!! Scherzo o almeno ci provo. La bambola resta sospesa, se ti approcci a crescere e maturare il Peter Pan che c’è in ognuno di noi ci accarezzera’ il cuore ricordandola, ne avesse la possibilità , Mirandola ancora, ma ha imparato che “maturità ” vuol dire lasciare il passo a l’ingenuità che dovrà trasformarsi per diventare Donna, intelligente e umile. Molto bello. Congratulazioni

  11. “Guardami”
    è l’espressione fondamentale
    per il nostro riconoscimento nell’infanzia.
    Intensa rappresentazione che ci chiama
    al nostro
    riconoscimento.
    Guardandoci
    la ritroveremo
    quella bambina.
    Grazie…un opera vitale.
    Ps. Io avevo un clown appeso…lo guardo ancora.

  12. Riconoscimento non completato nella prima infanzia
    genera dipendenza. Auguro ad ognuno
    di girare a guardarsi per ritrovare la bambina completandola con la cura che non e’ stata sufficiente.

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